Ed ecco svelato il nome del mio progetto, del mio futuro percorso professionale.
Si traduce: “Evolvendo con i cavalli” ; chiedo scusa a chi non ama gli inglesismi, ma in italiano non mi suonava molto bene. In più, aspiro a creare qualcosa che abbia uno spazio anche nel panorama internazionale, prima o poi.
Il tema centrale di questo progetto è l’evoluzione. Evoluzione come il progressivo sviluppo di qualcosa, il percorso graduale che si compie in una vita, o in molte generazioni.
Vedo la vita come un percorso di miglioramento continuo, una tortuosa strada verso la versione migliore di noi stessi. E nel mio percorso, la mia evoluzione si incrocia con quella dei cavalli.
Quando si evolve si è sempre in movimento, non ci sono regole statiche e verità che restano per forza tali nel tempo. Molti metodi che propone l’industria equestre si basano su questo: schemi statici. Il mio progetto, vuole invece proporre un percorso di miglioramento per se stessi, per il proprio cavallo e per il binomio, dove tutto è in continuo miglioramento: ci si mette in discussione, si cambia. Il mio approccio è il “non metodo”, non mi interessano i guru con la verità in mano, ma sogno un mondo in cui nessuno si sente arrivato e ci si confronta verso un progetto di miglioramento comune. Non voglio nemmeno essere io, in un futuro, un punto di riferimento; ma piuttosto quell’ispirazione che ci spinge a farci domande e a cercare le risposte solo osservando i cavalli.
Non ho in mano nessuna certezza, ma solo una grande passione e tanta curiosità.
Uno dei miei obiettivi più grandi è quello di contribuire ad apportare un cambiamento concreto nel mondo dei cavalli, soprattutto in Italia, dove siamo ancora molto indietro sotto tantissimi punti di vista.
Pezzo dopo pezzo, metterò insieme tutti i punti del mio percorso; per il momento mi limito a raccontare, approfondire, riflettere…
Su questo sito potrete leggere articoli e storie tratte dalla mia esperienza personale e da quella delle persone che incontro.
La storia dei cavalli si è intrecciata a quella dell’essere umano ormai migliaia di anni fa; questo animale ha subito una grande evoluzione personale e ha contribuito alla nostra per tantissimi motivi. Nella società antropocentrica che viviamo oggi, non è pensabile che i cavalli tornino a vivere allo stato brado nelle lande desolate, liberi e felici; ma non possiamo neanche pensare, che si possa continuare a sottomettere questo animale per esaudire ogni nostro capriccio e ambizione come niente fosse. Dobbiamo trovare un equilibrio nella relazione uomo-cavallo, e possiamo farlo solo aprendo la mente e guardando il cavallo per ciò che realmente è.
So che questo articolo, parla di tutto e di niente; ma è difficile descrivere qualcosa che non è ancora così concreto. Spero abbiate fiducia che piano piano tutto prenderà forma.
Per adesso, vi lascio con una domanda: fa più paura cambiare o rimanere esattamente dove si è?